Monday, April 20, 2009

L'ambulatorio per la diagnosi e la cura della miastenia e per la chirurgia del timo di Pisa

Miastenia Gravis

L'ambulatorio per la diagnosi e la cura della miastenia e per la chirurgia del timo di Pisa

Un giorno, cercando su internet informazioni sulla miastenia, lessi della dottoressa Roberta Ricciardi: una neurologa che aveva dedicato la vita alla cura dei pazienti affetti da miastenia gravis, essendo tra l'altro essa stessa affetta di questa patologia da quando era una ragazzina. Le inviai una mail e lei rispose subito alla mia richiesta di aiuto e seppe trovare una terapia adatta al mio caso, la malattia ora grazie alle sue cure si è placata, sono tornato a lavorare a tempo pieno, conduco una vita perfettamente normale.
Frequentando l’ambulatorio per la diagnosi e la cura della miastenia grave e per la chirurgia del timo di Pisa mi sono reso conto che la dottoressa Ricciardi ha avviato, assieme all’équipe della chirurgia toracica dell’Ospedale Cisanello, un vero e proprio centro multidisciplinare per la cura della miastenia: anestesisti, chirurghi toracici, neurologi, oncologi, infermieri lavorano assieme per ottenere un risultato ottimo e tutte queste figure professionali, conoscendo a fondo la malattia, adottano sempre i metodi e gli interventi più appropriati per ogni singolo paziente.
Tuttavia io, come tanti altri pazienti che si rivolgono a Pisa per curarsi, sono preoccupato dal fatto che il funzionamento del centro manchi di un riconoscimento istituzionale; esso è affidato soltanto alla dedizione della dottoressa e alla disponibilità della chirurgia toracica, e noi pazienti viviamo con preoccupazione questo senso di provvisorietà.
La dottoressa non dispone di una segretaria, non dispone di una sua unità operativa, non dispone di propri letti e di altri medici ai quali potrebbe invece trasmettere la sua grande conoscenza scientifica e la sua esperienza clinica della miastenia, che è impossibile acquisire semplicemente studiando la letteratura medica sull’argomento ma è il frutto di venticinque anni di frequentazione dei pazienti miastenici.
Occorrerebbe invece riconoscere istituzionalmente questo operato dotando la dottoressa di tutti i mezzi possibili per esercitare la sua professione e trasmettere le sue conoscenze formando altri neurologi che potrebbero poi diffondere tali conoscenze sul territorio nazionale.
Se le competenze della dottoressa dovessero andare perdute per tutti i pazienti italiani affetti da miastenia sarebbe una vera e propria tragedia.